Tomba romana
Tomba romana a cassetta con relativo corredo funerario
Nel corso del I secolo, grazie alle distribuzioni agrarie augustee, tutto l’agro alto mantovano era ormai bonificato e coltivato. Nella zona collinare abbiamo un’alta concentrazione di ville nobili e infrastrutture produttive: fornaci, acquedotti, piccoli luoghi di culto, e non potevano mancare le aree cimiteriali.
Lungo la via Cavallara, che conduce al Mincio e alla via Postumia, ne sono state individuate due, per un totale di oltre 180 sepolture, databili tra la fine del I sec. a. C. e la prima metà del III sec d.C..
Un grande plastico riproduce l’area di scavo della più vasta con le diverse tipologie e l’esatta collocazione delle 153 sepolture.
A fianco è stata ricomposta una caratteristica tomba “a cassetta” probabilmente riconducibile ad un agricoltore abbastanza agiato.
Il rito funebre comportava la cremazione del defunto, la raccolta delle ceneri e la sepoltura con un corredo funerario la cui composizione rifletteva in molti casi l’attività del defunto. Vi si trova vasellame da mensa, cesoie da pastore o roncole da vignaiolo, lucerne, qualche moneta e anche qualche oggetto di pregio. In qualche caso vi sono anche oggetti che denunciano un passato militare.
Tomba romana a cassetta con relativo corredo funerario