Diagramma specie vegetali.
Diagramma composizione della fauna.
Diagramma animali domestici.
Diagramma età macellazione della fauna.
La coltivazione e la raccolta nell’Età del Bronzo.
Se fino al VII/VI millennio il cibo era fornito solo dai proventi della caccia e della raccolta di vegetali stagionali, dal Neolitico in poi l’alimentazione quotidiana era assicurata dai prodotti dell’agricoltura locale: coltivazione e allevamento.
L’analisi dei sedimenti ha consentito il riconoscimento di diversi cereali tra i quali il frumento, il miglio e l’orzo, legumi, come lenticchie, fagioli e piselli, e frutta: fragole, more, nocciole, cornioli, mele selvatiche e uva.
Dalla caccia si ricavava ormai poco più del 4% della carne necessaria quotidianamente (o quasi) dato che l’allevamento aveva ormai raggiunto un grado di produttività ampiamente sufficiente al sostentamento degli abitati. Dall’ analisi degli ossami (avanzi dei pasti) individuati negli scavi è stato possibile ricavare dei diagrammi che illustrano le percentuali delle specie domestiche e selvatiche che componevano la dieta, la diversa distribuzione delle specie tra le vicine zone alpine e la pianura e anche l’età media di macellazione degli animali allevati.
Accanto a un grande contenitore troncoconico sono stati posti altri oggetti riguardanti la mietitura e la molitura provenienti dagli insediamenti di Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello: il coltello messorio, un bel tagliere circolare, macine e macinelli.
Sono documentati resti di caprovini, suini e bovini, di cervo e capriolo e anche le specie ittiche più diifuse , tra le quali uno scheletro di luccio quasi completo. Erano consumate abitualmente anche le tartarughe d’acqua e una specie di cozza lacustre.