sala VIII

Dopo i secoli bui del periodo tardoantico i nostri territori vissero la presenza longobarda e gran parte dei fondi della zona divennero patrimonio del convento di S. Giulia a Brescia, voluto da Re Desiderio.
A questo momento appartengono i resti di un piccolo oratorio rinvenuto alla Sacca di Goito nel quale era presente una sepoltura femminile longobarda contenente una caratteristica croce in lamina d’oro databile al VII secolo, oggi conservata nella vetrinetta a parete.
Il borgo di Cavriana si sviluppò progressivamente poco più tardi e ben presto entrò a far parte dei beni dei Vescovi di Mantova che vi eressero una “Rocca” citata in un documento imperiale del 1040. Successivamente la rocca si sviluppò grazie alle famiglie mantovane dei Riva, dei Bonacolsi fino a diventare una delle residenze preferite dei Marchesi Gonzaga e di Isabella d’Este. Dopo un periodo felice che vide l’opera di famosi architetti tra i quali L. Fancelli, Giovanni da Padova e forse anche L.B. Alberti e artisti come A. Mantegna, iniziò un periodo di decadenza che culminò con il suo abbattimento nel 1742. Dopo un lungo periodo di abbandono venne promosso un progetto di restauro e valorizzazione e gli scavi condotti al suo interno negli anni ’80 del secolo scorso che consentirono il recupero e il rilievo delle fondamenta del palazzo e una importante raccolta di oggetti, monete e ceramiche rinascimentali riferibili alla corte gonzaghesca. Interessanti il corredo di una tomba infantile rinvenuta nella navata della antica pieve di S. Biagio in Castello, il plastico ricostruttivo del Castello nel suo aspetto seicentesco e l’antico orologio meccanico della torre.

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vetrine

Vetrina 38.

Vetrina 38

Nella vetrinetta incassata sono conservati alcuni oggetti provenienti da una piccola cappella, forse un oratorio, identificato a Goito ...
Sala 8: vetrina 39.

Vetrina 39

Nella grande vetrina stellare posta al centro della sala è esposta una selezione di vasellame da mensa proveniente dalla Rocca gonzaghesca che domina il Borgo ...
Ceramiche rinascimentali.

Vetrina 42

Sono molto importanti le copie anastatiche delle lettere autografe appartenenti all’epistolario tra Andrea Mantegna e Ludovico II Gonzaga in quanto sono riferibili, così come i bozzetti relativi alle opere da lui progettate ...