dall'Homo erectus all'homo sapiens sapiens

La vetrina vuole raccontare le tappe fondamentali del cammino evolutivo dall’Homo erectus all’Homo sapiens sapiens.

alcuni oggetti di questa vetrina

Mappa di distribuzione dell'Homo erectus.

Cartina dispersione erectus

La denominazione Homo erectus venne assegnata ai primi esemplari rinvenuti a Giava (Asia) per indicare la sua andatura bipede. Si ritiene che l’Homo erectus si sia diffuso in Europa e in Asia da un primitivo centro africano, portandosi anche nelle regioni a clima temperato freddo, grazie all’utilizzo del fuoco.

Riproduzione calotta cranica di Pitecantropo ritrovata a Giava (Indonesia).

Trinil

L’Homo erectus poteva avere una capacità cranica compresa tra 750 e 1250 cm³. Il cranio era spesso e con fronte sfuggente; la mascella era robusta e i denti erano più piccoli di quelli dell’Homo habilis; aveva uno scheletro robusto, ma con caratteri umani.
Nella foto, calotta cranica di adulto di Pitecantropo (sigla Trinil 2), ritrovata nel 1891 da Eugène Dubois a Trinil, Giava (Indonesia), datata circa 500 mila anni. Originariamente fu chiamato Pithecanthropus erectus, anche detto Uomo di Giava.

Riproduzione di mandibola di Homo ritrovata a Mauer (Germania).

Mandibola di Mauer

Nella foto la mandibola di adulto di un Homo heidelbergensis (H. erectus) (sigla Mauer 1), ritrovata nel 1907 a Mauer, Germania, datata 400-500 mila anni fa.

Cartina dispersione dell'uomo di Neandertal.

Cartina dispersione neanderthaliani

Tra 150 e 30 mila anni fa, in Europa ed in Asia occidentale, visse una forma di H. sapiens: l’Uomo di Neandertal.

Riproduzione di calotta cranica di Homo di Neandertal ritrovata in una grotta di Feldhofer (Germania).

Neandertal 1

L’Homo sapiens neanderthalensis aveva una statura che variare da 1,5 a 1,7 metri; aveva un robusto scheletro ed un naso largo, caratteristiche dell’adattamento al freddo. La capacità cranica variava tra 1200 e 1750 cm³.
Nella foto la calotta cranica ritrovata in una grotta di Feldhofer (Germania).

Riproduzione di cranio di Homo di Neandertal ritrovato a Le Moustier (Francia).

Le Moustier 1

Cranio ritrovato a Le Moustier (Francia) nel 1908; rappresenta una forma wurmiana di neandertal classico.

Riproduzione di cranio di Homo di Neandertal rinvenuto ad Amud (Israele).

Amud 1

Cranio rinvenuto nel 1961-1964 ad Amud (Israele), presso il lago di Tiberiade; presenta una morfologia robusta che mostra caratteri tipicamente neandertaliani quali la proiezione in avanti della parte mediana della faccia e la protuberanza occipitale; presenta anche alcune indicazioni di un’evoluzione verso la forma più moderna di umanità, per es. un’approssimazione del mento e arcate sopracciliari relativamente esigue. Attribuibile a 45.000 anni fa, detiene il primato del più grande cervello fossile umano conosciuto, di 1.740 cm³, e del più alto fisico neandertaliano, di 1,78 m.

Riproduzione di cranio di Homo sapiens ritrovato a Cro-Magnon (Francia).

Cro-Magnon

Lo scheletro dell'Homo sapiens sapiens rappresenta la forma moderna di Uomo. Il popolo di Cro-Magnon raggiungeva mediamente un’altezza di 1,73 m (maschi) e 1,55 (femmine); le capacità craniche variavano da 1.600 cm³ (maschi) a 1.400 cm³ (femmine).
Nella foto il cranio ritrovato a Cro-Magnon (Francia) nel 1868, databile a circa 34-33 mila anni fa. 

Riproduzione di cranio di Homo sapiens ritrovato a Combe Capelle (Francia).

Combe Capelle

Cranio rinvenuto nel 1909 a Combe Capelle (Francia); risalirebbe a 34.000 anni fa.

Riproduzione dello scheletro di un giovane del Paleolitico.

Il Principe

Con l’Homo sapiens compaiono le prime inumazioni intenzionali. Nella sala è presente il calco della sepoltura di un ragazzo di 14 anni, detto “Il Principe”, ritrovata nella Grotta delle Arene Candide, Savona, datata circa 20 mila anni fa. Interessante il suo corredo funebre composto da una cuffietta e bracciali di conchiglie marine, alcuni “bastoni di comando” e una lunga lama di selce.

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vetrine

Vetrina evoluzione umana. Dagli Australopitechi all'Homo habilis.

primi ominidi

Sono esposte le riproduzioni delle prime forme bipedi di ominidi che vissero in Africa: Australopithecus e Homo habilis. Il termine Australopithecus (=scimmia meridionale) è riferito alle prime forme di ominidi dotati di andatura bipede.
Vetrina evoluzione umana. Dall'homo erectus all'homo sapiens.

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Vetrina sala 13: oggetti in selce.

Oggetti in selce

Siamo ormai nel Paleolitico Superiore (150 mila a 15 mila anni fa) e con queste specie compaiono utensili più evoluti, le prime inumazioni intenzionali e splendidi oggetti d’arte. ...